Ancora, le duechiavi decussate (incrociate) in oro e argento simboleggianti la nostra fedeltà al Papa, e i colori rosso (porpora)e oro (ocra) che richiamano la tradizione di una RomaImperiale ormai cristiana “onde Cristo è Romano". E infine, a coronamento estetico, il nostro motto: il “Fide Constamus Avita”, che non c'era nel vecchio distintivo. Siamo alla fine, l'ultimo miglio. Il 17 ottobre 2024 il Consiglio di |
Presidenza decide che il nuovo distintivo deve essere indossato a partire dal 24 dicembre 2024, giorno di inizio dell’Anno Giubilare. Una scelta simbolica, con l'auspicio che il nuovo distintivo e la sua idea, possano essere vissuti come un prezioso testimone e felice ispirazione che il Signore ha voluto fare a tutti i soci, passati, presenti e per quelli che verranno nella nostra Associazione. (A.C.) |
Con l’avvento del nuovo anno sociale sono ricominciati anche i consueti incontri culturali organizzati dal GruppoGiovani coadiuvato dalla Sezione Culturale dell’Associazione. Il primo incontro, o per meglio dire la prima conferenza, svoltasi domenica 06 ottobre 2024, ha visto come ospite S.E. Mons. Rafic Warcha, Rettore del Pontificio Collegio Maronita. La conferenza, dal titolo “Libano: un progetto di pace” ha permesso agli ospiti di approfondire la vita dei cattolici – e non solo – nel Medio Oriente.
Sono state affrontate varie tematiche in primis le attuali condizioni economico-sociali in cui versa il Libano, con una crisi economica senza precedenti e proteste cittadine all’ordine del giorno, rappresentano uno dei problemi più gravi e radicati; successivamente ci si è focalizzati sulla situazione politica, con una frammentazione – unita ad una incapacità di portare avanti politiche concrete – tale da indebolire, ancor di più, il Paese. |
Il secondo incontro si è svolto il giorno 3 novembre con la guida di Mons. Agostini - Officiale della Segreteria di Stato e Cerimoniere Pontificio. In questa occasione i Giovani dell’Associazione hanno potuto partecipare ad una visita privata molto particolare. Partiti dalla sede dell’Associazione i partecipanti, passando per la prima loggia, si sono diretti verso la Sala Regia. Mons. Agostini ha così ricostruito brevemente la storia della Sala Regia, successivamente i partecipanti si sono diretti verso il luogo della vista, ovvero, in Cappella Sistina. Qui è stata spiegata nel dettaglio tutta la storia della Sistina, analizzando, al contempo, tutti i magnifici affreschi presenti all’interno della stessa partendo dalle scene dell’Antico – rappresentanti Mosè – passando per il Nuovo Testamento – con la rappresentazione delle scene di vita Gesù Cristo – fino ad arrivare all’opera magna: il Giudizio Universale. La visita, durata circa due ore, ha permesso di apprezzare ogni dettaglio della Sistina, uno fra tutti, la bocca dell’inferno presente dietro la Croce sull’Altare.
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