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p1602Professione perpetua...

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Dopo un’ampia spiegazione da parte del celebrante al termine della liturgia eucaristica, il folto gruppo dell’Associazione ha potuto, quindi, visitare i luoghi dove ha vissuto il Poverello d’Assisi con i suoi primi seguaci e, in particolare, la “grotta della Natività”, dando l’occasione per meditare su quell’admirabile signum che è il presepe - come è stato definito da Papa Francesco in una apposita Lettera Apostolica firmata proprio in quel luogo il 1° dicembre 2019 - tanto caro a tutti i cristiani.
La mattinata si è conclusa con un’agape fraterna, cui è seguita, nel pomeriggio, la visita al Santuario di Fonte Colombo, conosciuto anche come il “Sinai francescano”. In questo luogo, infatti, la tradizione vuole che San Francesco, dopo quaranta giorni di digiuno, abbia stilato, in una grotta naturale, la regola definitiva del suo Ordine, approvata poi da Papa Onorio III il 29 novembre 1223 e definita dagli storici come la “Regola Bollata”. Secondo studi

più recenti San Francesco qui ebbe “solo”, dopo un colloquio mistico con Gesù, la intima convinzione della validità della Regola che si stava predisponendo per i suoi sempre più numerosi seguaci. Le fonti francescane narrano che questo luogo è legato anche al tentativo di guarire san Francesco dalla grave malattia agli occhi che aveva con tutta probabilità contratto in Egitto e che lo rendeva quasi cieco con una terribile operazione, una vera e propria tortura: la cauterizzazione delle vene dall’orecchio al sopracciglio, utilizzando un ferro rovente. San Francesco pregò fratello Foco di mitigare la sua forza e il fuoco risparmiò il Santo dal dolore, con grande stupore e meraviglia del medico e dei presenti.
Questa intensa giornata ha permesso ai Soci e agli Aspiranti presenti di consolidare, immersi nella spiritualità, nell’arte e nella storia, quei sentimenti di amicizia e fraternità, caratteristici dell’Associazione.

(Claudio Gentile)

 

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Giunge al termine un altro anno di formazione del Gruppo Allievi. Durante la stagione primaverile i ragazzi del Primo Anno hanno completato le catechesi sulla preghiera, mentre il Secondo e il Terzo Anno quella sul Credo Apostolico. In sessioni di formazione congiunte è stata anche approfondita la storia e struttura della Santa Sede e dell’Associazione. Alla fine del mese di aprile gli Allievi hanno partecipato all’incontro di Team Building, nei pressi di Parco Castel Fusano. Il 5 maggio si è tenuta una giornata di Pellegrinaggio Mariano. Di buon mattino gli Allievi hanno raggiunto la Basilica di Santa Prassede per celebrare la Santa Messa.

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La chiesa ha una storia molto antica e prende il nome dall’omonima patrizia romana del II secolo, convertita al cristianesimo grazie alla predicazione di San Paolo. Il senatore Pudente, padre di Santa Prassede, abitava in una villa i cui resti giacciono sotto l'attuale basilica. All’interno nascondeva i cristiani durante le persecuzioni di Antonino Pio. Dopo il martirio di Pudente e della sorella San Pudenziana, Santa Prassede costruì nello stesso luogo una chiesa, sub titulo Praxedis. Nei secoli seguenti il titulo Praxedis andò in rovina, ma Papa Pasquale I rifondò una chiesa in quel luogo nell’817. Gli Allievi hanno quindi

raggiunto la Basilica di Santa Maria Maggiore dove si sono riuniti in preghiera per un atto di devozione alla Salus Populi Romani, la famosa icona bizantina raffigurante la Madonna col Bambino, conservata all’interno della cappella Paolina. La storia dell’icona è poco nota. La tradizione attribuisce l’immagine all’evangelista San Luca. L’icona sarebbe stata quindi portata a Roma da Sant'Elena nel IV secolo. Papa Francesco pone i suoi viaggi apostolici sotto la protezione della Salus Populi Romani, visitando l'icona prima della partenza e dopo il ritorno. In questo modo segue una tradizione dei gesuiti, che da sempre hanno promosso la venerazione di questa icona. Come ultima uscita dell’anno, nei giorni 1 e 2 giugno, gli Allievi hanno visitato l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, luogo sacro dell’ordine benedettino. La comunità religiosa fu fondata da San Bernardo Tolomei nel 1319, sull'omonimo monte a metà strada tra Siena e Arezzo. La nascente congregazione monastica ricevette l’approvazione di Papa Clemente VI nel 1344. Durante la prima giornata gli Allievi hanno visitato l’abbazia e si sono uniti ai monaci per celebrare la Liturgia delle Ore. In serata, dopo un momento di svago, gli Allievi hanno organizzato una tavola rotonda per compiere insieme un resoconto del cammino di fede vissuto durante l’anno e condividere le loro riflessioni personali riguardo l’andamento del gruppo. Il giorno dopo gli Allievi hanno pregato e celebrato la Messa domenicale con i monaci. Durante il viaggio di ritorno il gruppo si è fermato per una breve visita del borgo di Pienza. Infine, come ogni anno gli Allievi hanno partecipato attivamente alla festa dell’Associazione, offrendo il loro servizio liturgico per la celebrazione del 23 giugno. Durante la pausa estiva gli Allievi sono invitati a partecipare al Campo Estivo del gruppo, che si terrà tra il 23 e il 30 agosto nel bergamasco.

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