una risposta bellissima. Maria è pronta a dire di sì. Maria non capisce tutto quello che sta chiedendo il Signore, però apre se stessa, apre il suo cuore, apre le sue labbra, apre il suo grembo al Salvatore. Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua volontà. Vi invito, quindi, cari fratelli e sorelle, a riflettere su questa pagina del Vangelo, a portare via nel vostro cuore la pace di questo sì di Maria che la fa |
partecipe e protagonista al piano di Dio, un esempio di fede e apertura al Signore, affinché ciascuno di noi sia capace di dire sempre sì al Signore, con la volontà di imitare il sì di Maria a disposizione del Signore". |
Ci siamo. Ecco il nuovo distintivo dell'Associazione Santi Pietro e Paolo. Non è più un sogno, ma una realtà tangibile. È il nuovo stemma che ora risalta sulle nostre giacche, un distintivo che continuerà a rappresentarci, stemma indelebile della nostra fede, della nostra tradizione ma anche della determina-zione a percorrere nuove strade, sempre al servizio del Santo Padre. Indossandolo, ogni socio deve avere ben cosciente e presente che egli porta tutto l'onore di tutta la nostra storia, passata e futura. Come spiega con maestria l'avvocato Arnaudo Bonanni, Segretario dell’Associazione ed esperto di araldica, il distintivo è un "emblema parlante", un simbolo che unisce e identifica un gruppo, una famiglia, un ente, fungendo al contempo da ponte tra passato e futuro. Il nuovo distintivo dell’Associazione nasce proprio da questa visione: un viaggio che mescola la nostra storia secolare con le sfide del presente. |
Un'intuizione creativa e genuina dalla quale è nato qualcosa di straordinario. Giusto ripercorrere la genesi dell'iniziativa che ci porta al 24 settembre 2023, all’Assemblea Straordinaria, quando furono approvate modifiche significative allo Statuto e al Regolamento dell’Associazione. Un momento indimenticabile. L'approvazione includeva anche il nuovo stemma dell'allegato 1 del Regolamento. Da quil’idea, nata in seno al Consiglio di Presidenza, su proposta del nostro tesoriere, Gianluca Pomenti: rifare o, meglio, fare un nuovo distintivo. Idea felice. Perchè non si trattava di un restyling ornamentale, ma di una proposta al passo con il nuovo spirito di collaborazione "sinodale". Un ritorno alle nostre radici, con l'idea di un nuovo distintivo che sintetizzasse la nostra tradizione e, al contempo, guardasse al futuro. Un'idea, una proposta che è diventata progetto ambizioso, ma che ha trovato pieno supportonel Presidente Stefano Milli e nell'accompagnamento spirituale di Mons. Joseph Murphy. La realizzazione, affidata alla ditta Bosi Franco Snc, con la preziosa consulenza di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Paolo De Nicolò. Il risultato è stato ed è sotto gli occhi di tutti. Un distintivo che, con il suo contrasto cromatico, lo scudo a bordura dorata, i santi patroni in oro, non può non lasciare entusiasti. Una bellezza inconfondibile poi il “crescente”, anch'esso dorato, crescente come la luna che riporta il passo dell’Apocalisse, 12 "Una donna vestita di sole con la luna (crescente) sotto i suoi piedi”, e al nostro legame con la Madre di Cristo. E poi, al centro, il plinto, anch'esso dorato, e le parole “Petrus” e “Paulus”, e la Tiara, o triregno papale, bellissima anch'essa, emblema del nostro legame spirituale con la Santa Sede. |
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