Anno LII Numero 3 | fide constamus avita | Settembre - Dicembre 2024 |
La notte di Natale Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro, invitandoci a metterci in cammino come pellegrini di speranza. La scelta della data non è casuale. Infatti, con la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme, la speranza è entrata nel mondo e si è resa visibile. |
sibile, perché fondata in Dio» (ibid.). Dio è entrato nel mondo e ci dona la forzadi camminare con Lui. «Dio cammina con noi in Gesù e camminare con Lui verso la pienezza della vita ci dà la forza di stare in maniera nuova nel presente, benché faticoso. Sperare allora per il cristiano significa la certezza di essere in cammino con Cristo verso il Padre che ci attende. La speranza mai è ferma, la speranza sempre è in cammino e ci fa camminare» (ibid.). |
Con il Natale si rinnova il mistero meraviglioso di Dio che si fa uomo per abitare in mezzo a noi. È un tempo di speranza, di gioia e di riflessione, un invito a riscoprire il significato più profondo del nostro essere cristiani e del nostro impegno come membri dell’Associazione. Il Natale ci ricorda che Dio è un Dio che si fa vicino, che sceglie di entrare nelle pieghe della nostra quotidianità con l’umiltà e la semplicità di un bambino. Questo mistero ci insegna che il vero potere non sta nella grandezza terrena, ma nell’amore |
che sa donarsi. Proprio questa logica dell’amore è il cuore del nostro servizio ai pellegrini, alle comunità che incontriamo e alla Chiesa intera. Come Associazione viviamo il Natale non solo come celebrazione personale o comunitaria, ma come un invito a rinnovare il nostro impegno verso gli altri. Ogni gesto di accoglienza, ogni sorriso donato, ogni parola di conforto offerta ai pellegrini rappresentano un piccolo riflesso di quella luce che è apparsa a Betlemme più di duemila anni fa. Il Natale, però, non |
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