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La Sezione Liturgica

Attività

La Sezione per le attività liturgiche svolge, con adeguata preparazione, diversi servizi richiesti dai competenti Uffici della Santa Sede, in particolare in occasione di cerimonie pontificie, fra i quali quello di vigilanza e di ordine nella Basilica Vaticana (art. 7 Statuto)

Il compito istituzionale dell’Associazione, che viene svolto dalla Sezione Liturgica, è il servizio di accoglienza, assistenza liturgica, vigilanza e ordine che effettuato quotidianamente nella Basilica di S. Pietro in collaborazione con la Fabbrica di San Pietro, la Prefettura della Casa Pontificia e la Gendarmeria Vaticana. Il servizio assegnato all’Associazione, specialmente durante le cerimonie pontificie, è compito delicato e impegnativo perché si tratta di servizi che esigono capacità, discrezione, preparazione e accurata organizzazione.

Gli addetti al servizio sono riconoscibili perché indossano un elegante abito blu scuro con panciotto e una particolare cravatta, ispirata ai colori della Guardia Palatina, con fondo rosso cremisi e strisce inclinate di colore bianco-giallo. Al taschino dell’abito è applicato un distintivo dell’Associazione rappresentante una antica immagine degli apostoli Pietro e Paolo posta sopra l’emblema delle chiavi decussate e sormontata dalla tiara papale. Questo distintivo è di colore oro e rosso cremisi con la scritta “VIGILANZA” posta nella parte inferiore. Nei mesi invernali l’abito è completato da un soprabito dello stesso colore del vestito e in caso di pioggia è in dotazione un impermeabile anch’esso di colore blu.

Il servizio si svolge ordinariamente in due turni giornalieri di circa sei ore, espletato ciascuno da una squadra di circa venti persone, coordinate da un Caposquadra e da un Vice Caposquadra.
Durante le funzioni del Santo Padre, sia in Piazza San Pietro che all’interno mcapitolaredella Basilica Vaticana o nelle altre Basiliche Papali, le squadre impegnate nel servizio sono quattro o più, a seconda del numero dei fedeli.  In queste occasioni un gruppo di Incaricati è impegnato anche nella distribuzione dei libretti per seguire la Santa Messa, nel controllo dei biglietti d’ingresso e al momento della distribuzione della Santa Comunione, un altro gruppo, accompagna i sacerdoti con l’ombrello sulla Piazza o con le fiaccole, nelle cerimonie all’interno della Basilica.
Gli Incaricati posizionati nei punti più critici, per lo svolgimento delle loro funzioni, possono comunicare tra loro con radio ricetrasmittenti.
Il servizio dell’Associazione coordina anche la processione dei Protomartiri e quella per la chiusura del mese di Maggio, che si svolgono all’interno della Città del Vaticano. Lo stesso avviene in territorio italiano per il regolare svolgimento della processione del Corpus Domini, della processione di San Francesco il 4 ottobre a Trastevere, per la Via Crucis al Colosseo, per le celebrazioni del Mercoledì delle Ceneri a Santa Sabina e il primo Novembre per la Messa del Papa al cimitero del Verano.
Si contano circa 1600 servizi annui che vengono espletati a turno da oltre 590 Incaricati, per un totale di più di 40.000 ore uomo/anno.

L’associazione fa parte dei “Servizi di protezione civile dello Stato Città Vaticano” e per questo molti dei soci sono abilitati, attraverso appositi corsi gestiti dal Governatorato, come “Addetti all’emergenza incendio” e “Incaricati di primo soccorso”.

Tutti gli Incaricati ai servizi possono usufruire di un apposito sito web (www.SezLit.it) per essere costantemente informati circa le attività che sono chiamati a compiere e le direttive operative emanate dal Dirigente della Sezione.

L’Associazione contribuisce inoltre al Servizio di accoglienza e sorveglianza liturgica presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria sita in Via del Mortaro, mpnel pieno Centro Storico di Roma, garantendo in questo modo l’apertura ai numerosi fedeli e ai turisti della Chiesa in modo ininterrotto tutti i giorni, anche durante le prime ore pomeridiane.

La chiesa è stata costruita dal Card. Capocci per commemorare il miracolo avvenuto nel 1256. Nella notte tra il 26 e il 27 Settembre dell’anno 1256, un servo del cardinale Pietro Capocci per sbaglio o deliberatamente gettò nel pozzo della stalla l’immagine della Madonna dipinta su un pesante mattone di terracotta. Prima che toccasse il fondo, le acque, rigurgitando improvvisamente e abbondanti, riportarono in superficie l’immagine della Madonna. Oggi tale conosciutissima e venerata immagine, detta Madonna del Pozzo, si trova nella cappella all’interno della Chiesa ad essa dedicata.

 

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