Questa visione dell’uomo come essere relazionale sprona
anche ad adoperarsi per la promozione del bene comune,
che è il bene di tutti, e a mettere in pratica i principi di solidarietà
e di sussidiarietà, affinché tutti possano sentirsi responsabili
e collaborare fattivamente per il bene degli altri. Tale
concezione, che mette al centro la persona umana, contribuirebbe
a rendere possibile una società più giusta, un’economia
più sana e una politica migliore. |
persone e
trattarle come schiavi» (ibid.). Invece, chi sa contemplare,
«più facilmente si metterà all’opera per cambiare ciò che
produce degrado e danni alla salute. Si impegnerà a educare
e promuovere nuove abitudini di produzione e consumo,
a contribuire ad un nuovo modello di crescita economica che
garantisca il rispetto per la casa comune e il rispetto per le
persone» (ibid.). (Mons. Joseph Murphy) |
“Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sarò con
loro” (Mt 18,20). Con queste poche parole Gesù ci riscalda il
cuore. La promessa di Gesù indica un momento fondamentale
nella vita del fedele: riunirsi nel Suo nome durante la
Santa Messa domenicale, i Vespri, la recitazione del Rosario
ed altri momenti importanti in cui impariamo a “vivere in Cristo”,
diventando
fratelli e crescendo
secondo
il Credo cristiano.
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costruzione del suo rivestimento protettivo (il capside)e di
altre molecole accessorie che permettono il “dirottamento”
della cellula bersaglio.L’estrema efficienza e rapidità del ciclo
virale costringe il nostro sistema immune a distruggere le
cellule infettate prima che troppi virioni vengano assemblati
e rilasciati, privando l’organismo ospite delle sue stesse cellule.
Questi motivi spingono gli scienziati a considerare un
virus come uno degli esseri più egoisti della Natura: una sequenza
genetica fine a se stessa, la cui sopravvivenza causa
la distruzione della cellula che l’ha prodotta. |
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