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pp0101Apertura dll'Anno Sociale...

 

pp0401Laudate Deum...

 

pp0401La Bandiera della Guardia...

 

pp0401Il gruppo giovani...

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Pensiamo certamente al percorso sinodale intrapreso dal Sodalizio, un progetto comune di grande portata volto a incoraggiare e sostenere una maggiore corresponsabilità e partecipazione da parte di tutti i Soci in nome di un sempre più evidente coinvolgimento che darà sicuramente forza al nostro operato. Anche dal punto di vista dell’organizzazione interna ci sono state importanti novità, prime fra tutte l’approvazione delle modifiche allo Statuto e al Regolamento, nonché il riconoscimento della personalità giuridica dell’Associazione; si tratta di aspetti di primaria importanza e non meramente amministrativi, perché una rinnovata e più fruibile organizzazione darà la possibilità di agire con più incisività nella nostra missione e nel nostro servizio.
Nell’ultimo periodo l’Associazione ha potuto inoltre riabbracciare una parte significativa della propria storia e tradizione. Grazie all’impegno del Governatorato e della Direzione dei Musei Vaticani, all’Associazione è stata concessa la possibilità di custodire presso la rinnovata sede la bandiera storica della Guardia Palatina d’Onore, lo scudo e altri preziosi cimeli che appartengono alle radici del nostro Sodalizio. Si tratta di simboli importanti che ci parlano di appartenenza e al tempo stesso ci ricordano la responsabilità di essere parte integrante di una storia che continua e che sta a noi continuare a scrivere con dedizione e partecipazione.
Pensiamo a questo Santo Natale e al suo messaggio proprio come un momento di partecipazione, intesa nel suo senso più profondo: esserci, prendere parte. La nostra parte, quella di laici cristiani al servizio della Chiesa, è quella di essere fedeli a una promessa di accoglienza, solidarietà e incontro.

Mai come in questi tempi difficili e dolorosi segnati da violenze e guerre - l’ultima, drammatica proprio nella Terra Santa che vide compiersi il Natale di Gesù che oggi celebriamo - essere presenti con il nostro agire di fratellanza significa adoperarsi per la pace. Qualche settimana fa, all’Angelus, il Santo Padre ha esortato tutti i fedeli e tutti gli uomini: “Non rassegniamoci alla guerra, la pace è sempre possibile”. Crediamo che sia possibile a partire dai gesti quotidiani, dal nostro agire anche nelle opere di ogni giorno, dal prendere parte, appunto, a una testimonianza fatta di incontro e accoglienza. Nessuno di noi può cambiare le sorti di eventi che appaiono epocali e a nessuno viene chiesto di trasformarsi in un eroe moderno. Tutti però possiamo fare la nostra parte, partecipare in ciò che abbiamo scelto per esprimere concretamente il senso dell’essere cristiani. Abbiamo la possibilità di farlo in un contesto straordinario, quello di una comunità fondata su valori e messaggi che, proprio come il Natale, si rinnovano sempre. Saranno quei valori a doverci guidare verso le nuove prospettive che si spalancano sul nostro percorso come, ad esempio, la preparazione al Giubileo del 2025 e le tante iniziative durante le quali saremo chiamati a prestare servizio.
Dunque, il nostro augurio per l’Associazione in questo Santo Natale è di ritrovarci sempre con spirito di fratellanza e volontà, consapevoli del buono che abbiamo alle spalle e certi della saldezza nella fede che ci portiamo dentro e che deve farci guardare al futuro con il coraggio di partecipare per costruire ogni giorno, nelle nostre umane possibilità, il bene del quale c’è bisogno.

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Nostra Signora di Loreto degli Italiani. Successivamente, ci siamo diretti a Sintra, per visitare il castello dei Mori.
Il terzo giorno, grazie al supporto delle sorelle che ci ospitavano, tutti noi del gruppo si siamo diretti verso Ericeira, per trascorrere una giornata al mare. Degna di nota, è stata l’ospitalità che, dopo un piccolo inconveniente (non riuscivamo ad accedere in casa), abbiamo ricevuto dai vicini di casa, che ci hanno calorosamente ospitati.p0202
Una volta rientrati, abbiamo condiviso la prima cena a firma GMG.
Arriviamo finalmente al giorno di apertura della Giornata Mondiale della Gioventù. Già di prima mattina si è respirata un’aria diversa, con una moltitudine di giovani che ha invaso la città, ed uno spirito di gioiosa festa.

Un momento sicuramente importante sotto molteplici aspetti, di questa straordinaria avventura, è stato senza dubbio l’infinito viaggio, 27 km a piedi, che abbiamo affrontato per arrivare alla festa degli italiani. Ognuno ha dimostrato un grande spirito di “sacrificio”.
Arriviamo così al giorno chiave della GMG, il 3 agosto. Dopo aver partecipato alla messa nella Chiesa di Sant’Antonio ed averla visitata, abbiamo potuto ammirare meglio la città di Lisbona, visitando la Cattedrale, facendo un giro per il Belvedere. Non sono mancati incontri con i giovani di altre nazioni: insieme a un gruppo di ragazzi proveniente dal Libano, ci siamo cimentati in una danza tipica libanese (non senza imbarazzo!!).
Ci siamo poi diretti al Parco Eduardo VII dove, grazie anche all’aiuto della “Provvidenza”, abbiamo potuto assistere alla Messa di apertura della GMG, presieduta dal Santo Padre, Francesco, da un’angolazione molto particolare. Il 4 agosto, dopo un breve giro, tutto il gruppo ha raggiunto nuovamente il parco Eduardo VII dove si è svolta la Via Crucis, sempre presieduta da Papa Francesco.
Si arriva così, ai due giorni più intensi. Dopo un’attenta preparazione, ci siamo incamminati per raggiungere Parque Tejo, luogo dove si è svolta la veglia della GMG.

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