La "Cappella San Pietro"
l recente importante lavoro di restauro,
operato nella Cappella associativa, che, tra l’altro, ha ampiamente interessato la risistemazione dell’altare, offre la circostanza
per una breve descrizione storico-artistica di questo luogo che San Giovanni Paolo II, in occasione di una delle sue tante visite al Sodalizio, ebbe a definire “il cuore dell’Associazione”. | recenti lavori di restauro e ricollocate, unitamente a quelle di San Giovanni I, Papa e martire, di San Giovanni Paolo II, Papa, del Beato Pio IX, Papa, e della Beata Madre Teresa di Calcutta, nel nuovo altare. I marmi dell’altare e della balaustra
furono recuperati dall’antica
chiesetta di Santa Marta, ubicata nei pressi della chiesa di Santo
Stefano degli Abissini e demolita negli anni 30 dello scorso secolo,
durante i lavori realizzati nell’omonima piazza a seguito della costituzione
dello Stato della Città del Vaticano. PIUS XII PONT. MAX. In alto, in una fascia che abbraccia tutta la Cappella, a grossi caratteri dorati, sono incise tre strofe dell’inno “Si vis Patronum”, un responsorio in onore del Principe degli Apostoli, per la cui recita, in occasione della festa della Cattedra di San Pietro a Roma (allora il 18 gennaio) e di quella di San Pietro in Vincoli (1° agosto), Papa Pio VI, con un Rescritto del 19 gennaio 1782, concesse un’indulgenza plenaria. L’iscrizione dice così: O FIRMA PETRA ECCLESIAE |