Ritiri Spirituali
L’anno sociale del Gruppo Allievi prevede due ritiri: uno in Avvento e l’altro in Quaresima. Si tratta di due ritiri spirituali, aggettivo che a primo impatto potrebbe non raccontare il completo significato di questa esperienza. Attraverso questi ritiri si ha la possibilità di vivere giornate intense di spiritualità, nell’alternanza di formazione e preghiera liturgica. Piccoli e brevi, spesso due o massimo tre giorni, vissuti in località simbolicamente dense di significato mistico. In questi 10 anni di ritiri, gli Allievi sono stati in diversi santuari della Toscana, Lazio, Umbria e Piemonte. Tutte regioni differenti ma tutte accomunate da un filo conduttore: le figure di S. Francesco e del Beato Pier Giorgio Frassati. Il Gruppo Allievi viene accompagnato dall’insegnamento di queste due figure e per capire meglio la loro importanza bisogna ripercorrere le loro tappe principali. Il ritiro è un momento di riflessione, preghiera, condivisione e amicizia. Riflessione e preghiera potrebbero essere spiegate insieme. Infatti, durante questi pochi, ma intensi, giorni di preparazione all’Avvento e alla Quaresima si svolgono diversi incontri di riflessione nei quali si leggono e analizzano testi sacri, lasciando uno spazio per le considerazioni e sensazioni personali per stimolare un confronto tra i partecipanti. La giornata viene scandita dalla Liturgia delle ore, la Santa Messa e la preghiera personale, momenti di preghiera nei quali è possibile approfondire e comprendere le difficoltà della vita di fede. Il ritiro è condivisione di luoghi attraversati da figure come quella di San Francesco che nel santuario della Verna si ritirava per i suoi consueti periodi di silenzio e preghiera. La Verna custodisce numerose reliquie di S. Francesco e un cospicuo numero di ceramiche di Andrea Della Robbia. Luoghi come S. Maria degli Angeli che ancora oggi trasmette l’impegnativa eredità del Poverello che almeno una volta bisogna vivere per scoprire la ricchezza della spiritualità francescana. Altra figura di rilevante importanza è sicuramente Piergiorgio Frassati, patrono e riferimento morale del Gruppo Allievi. Anche lui cresciuto in una famiglia più attenta all’avere che all’essere, segue un cammino di carità come quello di San Francesco. Il Gruppo Allievi attraverso un pellegrinaggio ha ripercorso quelli che sono stati i suoi passi, dapprima verso il Santuario di Maria Ausiliatrice, poi il Santuario della Consolata, e successivamente presso la Cattedrale di San Giovanni Battista, duomo di Torino, dove all’interno è custodito il corpo del Beato. Nei primi anni del Gruppo, gli Allievi furono spesso accolti nel santuario francescano di Santa Maria delle Grazie a Ponticelli Sabino, luogo immerso nell’incantevole e placida cornice dalla campagna sabina. Anche questo è un luogo nel quale è possibile, attraverso il silenzio circostante, riflettere sulle difficili domande interiori e sul nostro rapporto con la fede. Infine, ma non per questo meno importante, il ritiro è amicizia. Infatti, essendo isolati dalla realtà quotidiana e immersi in luoghi lontani dal caos e dalle distrazioni metropolitane è l’occasione per i ragazzi per conoscersi meglio. Durante il ritiro, gli Allievi, oltre ad apprendere meglio gli specifici movimenti per il servizio liturgico, condividono spesso momenti unici. Il refettorio, la sveglia alle prime ore del mattino o la convivenza, seppur breve, nelle piccole celle sono tutte esperienze che arricchiscono e rinsaldano le amicizie all’interno del gruppo. Questa breve ma essenziale presentazione dei ritiri del Gruppo Allievi descrive la loro cronaca. Si potrebbe essere portati a pensare che siano tutti uguali ma ogni ritiro ha il suo ritmo e la sua liturgia che insegnano sempre qualcosa di diverso e trasmettono emozioni variegate. Tante sfumature che più che raccontate vanno vissute. |
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