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Periodico dell'Associazione

 

 

Eventi

Anno 2018 Quarta Edizione della Cena di Beneficenza
La quarta edizione della Cena di Beneficenza, tenutasi con successo anche quest’anno presso il Collegio San Giuseppe Istituto De Merode, ci ha veduti ospiti ancora una volta dei Fratelli delle Scuole Cristiane che con la loro disponibilità sono ormai diventati lo “sponsor” principale dell’iniziativa.
Ci siamo ritrovati nella splendida cornice del quadriportico del Collegio di per una serata all’insegna della musica, dell’amicizia, della conoscenza dell’Associazione e soprattutto della carità, avendo avuto anche quest’anno la possibilità di contribuire alle diverse iniziative della Elemosineria Apostolica, con la quale il Sodalizio collabora per molte opere caritative assistenziali.
Volendo sintetizzare la serata, si può trarre spunto da quattro parole, colte tra i benevoli commenti di alcuni ospiti.
Armonia: il mix tra Soci, amici, simpatizzanti ed autorità, senza voler prevalere sia in termini numerici che di rango, rende l’idea vera di quello che è stato lo spirito dell’evento: un modo per fare del bene, per stare insieme, in amicizia, e per far conoscere sempre meglio l’Associazione. Serenità: un momento conviviale, musicale e di pausa dal lavoro quotidiano, nel pieno centro di Roma e al tempo stesso lontano dai suoi ritmi incalzanti; un’occasione, insomma, per fare del bene senza ostentarlo.
Semplicità: l’evento è stato organizzato la sera dello scorso martedì 19 giugno, come di consueto, congiuntamente dalla Sezione Culturale e da quella Caritativa, con la fattiva partecipazione di tutte le strutture dell’Associazione.
Eleganza: essendo oramai giunti alla quarta edizione, la macchina organizzativa era ampiamente testate e, quindi, quest’anno si è puntato a far sì che lo stile e il buongusto fossero adeguatamente percepiti, senza eccessi e sfarzi poco consoni alle finalità dell’evento.
Il programma è iniziato nella cappella dell’Istituto, con la recita dei Vespri celebrati dall’Assistente Spirituale Mons. Joseph Murphy; la lettura breve, tratta dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani (Rm 12,9-12) ha riguardato la carità, che non deve avere finzioni.
Dopo i saluti del Vice-Dirigente della Sezione Culturale dell’Associazione Guido Orsi, che ha coordinato l’evento, è seguito il saluto del Direttore dell’Istituto De Merode Fratel Alessandro Cacciotti, che ha accennato, tra l’altro, le molte sinergie che stanno nascendo tra l’Istituto e l’Associazione. È seguito l’intervento del rappresentante dell’Elemosineria Apostolica Mons. Diego Ravelli, che si è soffermato sulle molteplici attività dell’Elemosineria, non mancando, prima di concludere il suo intervento, di portare il caloroso saluto dell’Elemosiniere Apostolico S.E. Mons. Konrad Krajewski, elevato alla dignità cardinalizia nel concistoro del 28 giugno successivo.
La parte musicale dell’evento ha avuto inizio con l’esibizione del coro “Frères and Friends”, diretto da Pamela Borri, che ha magistralmente eseguito un variegato repertorio di brani classici e moderni.
Successivamente si è esibita la fanfara dell’Associazione, che ha eseguito un repertorio che ha spaziato dai brani classici ad arrangiamenti di musica moderna italiana ed estera. Come gran finale, tutti in piedi, con l‘insolito binomio fanfara e coro, è stato intonato l’inno nazionale italiano.
A seguire, tutti i presenti si sono accomodati al buffet, collocato nel cortile del quadriportico; un menu sobrio, nello spirito della serata, ma molto apprezzato.
Serata bellissima e con tanti ospiti di riguardo e autorità; tra i presenti, oltre quelli già citati, il Comandante della Guardia Svizzera Pontificia Colonnello Christoph Graf, accompagnato dal Maggiore Lorenzo Merga, Mons. Massimiliano Boiardi e Mons. Ján Dubina dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice e il Dott. Ruggero Parrotto, Direttore Generale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Ma quale è stato il risultato della serata? Non era facile riproporsi, dopo l’ottimo risultato dell’anno scorso. Il Sodalizio si è impegnato al massimo, sia come numero di partecipanti, sia come offerte. Si può, quindi, affermare che anche quest’anno il risultato è andato ben oltre ogni più positiva aspettativa.

Marco Adobati

Anno 2017 Cena di beneficienza in favore dell’Elemosineria Apostolica

Quest’anno, per la terza edizione della cena di beneficenza in favore della Elemosineria Apostolica organizzata dall’Associazione, siamo tornati dove tutto ebbe inizio una sera di inverno di tre anni fa; siamo tornati nel collegio San Giuseppe Istituto De Merode, ospiti, ancora una volta, dei Fratelli delle Scuole Cristiane di San Giovanni Battista de La Salle che, con la loro disponibilità, sono divenuti ormai i principali “sponsor” di questa nostra iniziativa.

L’evento si è svolto la sera dello scorso mercoledì 14 giugno; l’organizzazione è stata curata, come al solito, congiuntamente dalle Sezioni Culturale e Caritativa, con la fattiva collaborazione di tutte le altre strutture dell’Associazione. L’accoglienza, che ha permesso agli ospiti un accesso ordinato e veloce nella sede dell’evento, è stata garantita dai Soci della Sezione Liturgica e da alcuni Allievi.

Gli ospiti si sono, quindi, ritrovati nella splendida cornice dell’Istituto per una serata all’insegna della musica, dell’amicizia, della conoscenza dell’Associazione e, soprattutto, della carità, avendo il privilegio di contribuire economicamente ad una iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, sostenuta dal Santo Padre e, pertanto, appoggiata dalla Elemosineria Apostolica, nostro consueto destinatario dei fondi. Una iniziativa relativa ai “corridoi umanitari” per consentire l’ingresso in Italia di profughi in condizioni di “vulnerabilità”, con la possibilità di una chiamata da parte di un “garante” (Associazione o singoli privati) disponibile ad assicurare allo straniero alloggio e sostentamento, rendendo così possibili ed effettivi anche tanti ricongiungimenti familiari.

Tra gli ospiti, il Capo Ufficio della Elemosineria Apostolica Mons. Diego Ravelli, i Cerimonieri Pontifici Mons. Massimiliano Matteo Boiardi e Mons. Jàn Dubina, il Commissario della Gendarmeria Dott. Nicola Pilia e il Coordinatore Generale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Dott. Ruggero Parrotto.

Il programma ha avuto inizio nella cappella dell’Istituto, dove l’Assistente Spirituale Mons. Joseph Murphy, con l’assistenza dei ministranti dell’Associazione, ha guidato la recita dei Vespri.

Dopo un breve indirizzo di saluto e di ringraziamento rivolto ai presenti dall’organizzatore principale dell’evento, il Vice-Dirigente della Sezione Culturale Guido Orsi, sono seguiti i saluti di Fratel Alessandro Cacciotti, Direttore dell’Istituto.

È seguito, poi, l’intervento di Mons Diego Ravelli, che, con il suo consueto brillante eloquio, si è soffermato sul significato della carità e della misericordia e sulle attività della Elemosineria Apostolica.

La parte musicale dell’evento è iniziata conca l’esibizione della fanfara, elemento identitario dell’Associazione, che ha eseguito numerosi brani, sempre introdotti e presentati dal Direttore della stessa, il M° Silvano Curci; spaziando da pezzi classici ad arrangiamenti diversi, da brani della tradizione italiana a motivi contemporanei. La fanfara ha concluso la sua esibizione accompagnando l’ingresso dei nostri primi ospiti musicali, il coro dei dipendenti dell’Alitalia, diretto dal M° Paolo Scurpa, eseguendo “O Signore dal tetto natio” di Giuseppe Verdi, e alternando musica di opera, musica classica e brani della tradizione popolare romana.

Esibizioni, sia della fanfara dell’Associazione che del coro dei dipendenti dell’Alitalia, molto apprezzate, godendo la cappella dell’Istituto di una ottima acustica. Il coro dei dipendenti dell’Alitalia, sin da quando è nato (settembre 2010), ha offerto il proprio sostegno alle iniziative promosse dall’Area Solidarietà Alitalia Onlus, partecipando spesso anche ad iniziative esterne a tale Area, come è avvenuto quest’anno con la sua partecipazione alla cena di beneficenza dell’Associazione.

Una partecipazione ancora più significativa tenendo conto della particolare situazione in cui versa in questo periodo l’azienda di appartenenza dei coristi; aiutare gli ultimi, anche in un momento di difficoltà, sancisce una partecipazione ancora più meritoria, che gli scroscianti e lunghi applausi del pubblico hanno positivamente apprezzato.

È stata, quindi, la volta del buffet, un buffet sobrio, come era nello spirito della serata, ma nel contempo gustoso, completo e di qualità. Durante la cena, gli ospiti sono stati piacevolmente allietati da un ulteriore momento musicale, curato dalla banda musicale dell’Associazione Filarmonica Vejenese della città di Viterbo, diretta dal M° Antonio Moretti che, con i suoi novanta elementi, ha colpito per la sua bravura e per la ricchezza del repertorio.

La serata si è conclusa con i saluti finali e i ringraziamenti di rito da parte del Presidente dell’Associazione Calvino Gasparini.

Inizialmente, sembrava quasi impossibile poter riproporre una manifestazione con lo stesso successo e con gli stessi risultati economici ottenuti lo scorso anno a Villa Flaminia. Tutta l’Associazione ha saputo impegnarsi al massimo, e il successo e il risultato economico, anche quest’anno, non sono mancati, andando ben oltre ogni più rosea aspettativa. L’intensità del momento di preghiera, il ricco repertorio musicale, i commenti lusinghieri e positivi dei Soci e di tutti i partecipanti e, perché no, anche la qualità del buffet inducono e spingono, fin d’ora, a programmare un’altra analoga serata di beneficenza, con quella stessa cura e con quello stesso entusiasmo che sono tipici delle iniziative dell’Associazione.

Marco Adobati

Anno 2016 Serata di beneficenza in favore dell'Elemosineria Apostolica

LA SERATA DI BENEFICIENZA IN FAVORE DELL’ELEMOSINERIA APOSTOLICA
Un’iniziativa giunta, con successo di partecipanti e di fondi raccolti, alla sua seconda edizione

Venerdì 22 aprile 2016, si è ripetuto, nella magnifica cornice di Villa Flaminia dei Fratelli delle Scuole Cristiane di San Giovanni Battista de La Salle, l’evento di beneficenza che l’Associazione ha organizzato per una raccolta di fondi in favore delle opere di carità che, nella nostra città, l’Elemosineria Apostolica si prodiga di offrire ai più bisognosi. L’obiettivo si è mostrato subito importante se confrontato con la performance dello scorso anno; la cifra raccolta, infatti, è stata molto superiore rispetto a quella dell’anno passato.

La serata è iniziata con i saluti del Vice Dirigente della Sezione Culturale Guido Orsi, organizzatore dell’evento, che, dopo aver ringraziato i presenti per la loro partecipazione, ha sottolineatof151 l’importanza della raccolta dei fondi, considerato il loro immediato utilizzo da parte dell’Elemosineria Apostolica in opere di carità nel territorio urbano.
È, quindi, intervenuto il Direttore dell’Istituto, Fratel Pio Rocca, che, felice di aver ospitato l’evento, ha ricordato un bell’episodio in cui lo stesso Elemosiniere di Sua Santità era venuto personalmente a portare, con un furgone, medicinali e generi di necessità a Villa Flaminia per i poveri assistiti direttamente dall’Istituto. Una realtà, ha specificato, che, pur orientata per sua natura all’offerta di servizi, nella fattispecie l’istruzione, non manca di offrire anche ai più poveri un servizio di mensa gratuita, che conta circa 120 pasti.

Anche il Presidente dell’Associazione Calvino Gasparini ha preso la parola, ricordando un po’ di storia del Sodalizio, soffermandosi sui fondamentali valori di fedeltà alla Sede Apostolica ed al Pontefice; fedeltà che si traduce in un costante impegno che viene profuso nei servizi d’accoglienza dei pellegrini, nelle opere caritative e nelle attività di formazione spirituale e culturale.

L’Assistente Spirituale Mons Joseph Murphy, ha poi condotto un breve ma intenso momento spirituale in cui, con ampio riferimento al tema giubilare della Misericordia, ha sottolineato come l’amore del Padre nei nostri confronti è da accogliere e trasmettere in special modo anche ai fratelli più bisognosi. Sono seguite alcune letture: la Lettera di San Giacomo Apostolo, il Salmo “Canterò in eterno la bontà del Signore” e la parabola del buon samaritano tratta dal Vangelo di San Luca. A conclusione della meditazione spirituale sono state poi ricordate le parole dell’omelia del Santo Padre pronunciate in occasione dell’apertura della Porta Santa in cui veniva ricordato che il Giubileo “ci provoca a questa apertura e ci obbliga a non trascurare lo spirito emerso dal Vaticano II, quello del Samaritano, come ricordò il Santo Paolo VI a conclusione del Concilio. Attraversare oggi la Porta Santa ci impegni a fare nostra la misericordia del buon samaritano”.f152
Mons Diego Ravelli, Capo Ufficio della Elemosineria Apostolica, ha concluso gli interventi della serata; nel suo discorso, egli ha voluto riprendere il tema della misericordia giubilare, soffermandosi sulle precise indicazioni del Santo Padre, che non manca mai di sollecitare ed invitare tutti ad offrire un aiuto di natura concreta ai più poveri ed ai diseredati. Pur essendo una piccola struttura in seno alla Curia Romana, Mons. Diego Ravelli ha ricordato i numerosi interventi effettuati (più di 9.000) per un complessivo importo di circa 2,5 milioni di euro. Tra questi, spiccano il servizio di docce sotto il colonnato di Piazza San Pietro, il dormitorio e la postazione medica mobile.

In questa atmosfera serena, ma particolarmente profonda, la serata è giunta al momento musicale dove l’Ensemble L. Perosi, nella sua formazione d’archi, ha allietato i presenti con musiche di Brahms del Quintetto n. 2 op.111 in sol maggiore conosciuto anche col nome di Quintetto del Prater, opera composta dall’artista quasi al termine della sua carriera e ritenuta dalla critica come brano di “intensità espressiva e ammirevole concisione della forma”.f155 Il momento musicale è proseguito con la Fanfara dell’Associazione che, spaziando da temi Wagneriani a quelli più leggeri, ha concluso l’esibizione eseguendo una “richiestissima” fantasia sui temi di Ennio Moricone. Al termine dell’esecuzione musicale, i partecipanti hanno raggiunto un altro locale dell’Istituto, una piccola dependance, dove è stata servita la cena. Al termine, in un clima di serena e profonda soddisfazione di tutti i partecipanti, la serata si è conclusa. Oltre che dal numero dei partecipanti, come detto in crescita rispetto alla scorsa edizione, anche la raccolta dei fondi si è dimostrata un successo, la cifra raccolta, infatti, ha registrato un incremento di oltre il 50% rispetto ai fondi raccolti nell’edizione del 2015.
Corrado Fagiolo

Anno 2015 Serata di beneficenza...

La serata di beneficenza in favore del Caritas Baby Hospital di Betlemme

Credo che non sia un caso se la recensione dell’evento di beneficenza dello scorso 9 gennaio venga redatta proprio nello stesso giorno in cui il Santo Padre ha incontrato, in Udienza Generale, il vertice del Caritas Baby Hospital di Betlemme. Per meglio comprendere le origini di questa iniziativa, dobbiamo fare un piccolo passo indietro: l’idea è nata lo scorso settembre, allorquando il Dirigente della Sezione Culturale mi incaricò di organizzare una cena natalizia di beneficenza. Considerato che, da circa un anno, presto il mio servizio di volontariato, come psicologo, presso il suddetto ospedale pediatrico, mi sono chiesto se non era il caso di orientare il risultato benefico di questa manifestazione verso tale struttura, estendendo così la solidarietà svolta dall’Associazione anche verso le cosiddette “periferie esistenziali”, tanto care a Papa Francesco. L’idea è stata subito accettata dai vertici dell’Associazione che hanno dato il loro assenso, vedendo e auspicando nell’iniziativa la creazione di un qualcosa di innovativo e, al tempo stesso, coesivo dell’intero Sodalizio. Infatti, il successo della serata non sarebbe stato possibile se non ci fossero stati il pieno coinvolgimento e la totale adesione di tutte le componenti associative: Sezioni, Segreteria, Tesoreria, Gruppi. È così partita la macchina organizzativa e, in meno di 20 giorni, nonostante il frenetico periodo natalizio, tutto era pronto per svolgere al meglio la serata.

La manifestazione, che si è svolta presso il Collegio San Giuseppe – Istituto de Merode di Roma, ha visto la partecipazione di circa 160 persone. Numerosi i Soci, gli Aspiranti e gli Allievi, molti dei quali accompagnati da cu124familiari ed amici; tra i presenti anche ospiti, autorità e genitori dei ragazzi che frequentano la scuola; tutti con l’obiettivo di voler contribuire ad una nobile causa di solidarietà. Il Collegio San Giuseppe – Istituto de Merode, una delle più prestigiose scuole della capitale ed un importante presidio educativo cattolico, è gestito da decenni dai Fratelli delle Scuole Cristiane, la cui missione è ispirata agli insegnamenti del loro fondatore, San Giovanni Battista de La Salle, che Papa Pio XII nominò patrono di tutti gli educatori. Sono gli stessi Fratelli delle Scuole Cristiane che dirigono anche l’Università di Betlemme che, nel Caritas Baby Hospital, ha il suo centro di tirocinio e formazione per i laureandi in scienze infermieristiche.

L’obiettivo della serata di beneficenza, che è andato ben oltre ogni più positiva aspettativa, era quello di raccogliere i fondi necessari per l’acquisto di alcuni macchinari da utilizzare nei reparti del Caritas Baby Hospital di Betlemme. L’incontro è iniziato con un momento di preghiera, guidato dall’Assistente Spirituale Mons. Joseph Murphy, e dalla lettura, da parte di alcuni giovani Allievi, di una delle ultime riflessioni di Papa Francesco sulla situazione in Terra Santa e sul ruolo dei cristiani in quei luoghi. Successivamente, i presenti hanno potuto assistere a due diversi momenti musicali: il primo è stato eseguito dal coro dei genitori del Collegio, diretti da Fratel Giovanni Decina, mentre il secondo è stato eseguito dalla fanfara di ottoni dell’Associazione, composta da 9 elementi e diretta dal Maestro Silvano Curci. Momenti molto emozionanti, sia per la solennità di alcuni brani, cu145sia per la popolarità di altri, che hanno riportato gli astanti indietro di molti anni. Al termine del concerto, la platea si è trasferita nel salone della mensa scolastica (il refettorio), dove, in videoconferenza da Betlemme, è stato possibile ascoltare e parlare con le quattro suore elisabettine che da anni portano avanti il messaggio cristiano all’interno del Caritas Baby Hospital. Anche in tale momento non sono mancate le emozioni; ascoltare dalla loro voce il racconto sulla vita dei bambini ricoverati nell’ospedale e sulle difficoltà delle loro famiglie, ha reso, meglio di ogni altro tipo di comunicazione, l’idea della situazione in cui vivono queste persone. L’opinione unanime dei partecipanti è stata la chiara sensazione che il frutto della beneficenza avesse subito il suo effetto sulla vita dell’ospedale. Infatti, i quasi 5.000 euro raccolti nel corso della serata saranno utilizzati per acquistare tre speciali siringhe a pompa da utilizzare per la somministrazione controllata di particolari farmaci ai bambini ricoverati.

Aver vissuto “in diretta” il risultato della serata e aver ascoltato il ringraziamento di chi tramuterà questo piccolo sforzo in opere benefiche, ha generato un evidente segno di commozione e di gratificazione in ciascun partecipante. Infine, trattandosi di una cena, non può essere trascurato anche un cenno alla parte gastronomica: una cena all’insegna della qualità, anche se connotata da sobrietà, caratteristica tipica della finalità benefica della serata. Un grazie di cuore, quindi, a tutti i partecipanti e a tutti coloro, Soci, Aspiranti e Allievi, che hanno prestato la loro collaborazione, contribuendo così non poco alla buona riuscita dell’evento. In conclusione, se volessimo sintetizzare in poche parole l’esito della serata, potremmo limitarci a focalizzare tre punti fondamentali: la preghiera per la pace in Terra Santa, l’aiuto concreto alle popolazioni di quei luoghi e la realizzazione di un momento di coesione, sia all’interno dell’Associazione, che verso le altre realtà del mondo cattolico, come è quella del Collegio San Giuseppe – Istituto de Merode. Punti che, grazie alla serata del 9 gennaio scorso, sono diventati obiettivi raggiunti e che, nel contempo, costituiscono l’ispirazione per altre simili future iniziative.

Guido Orsi

 

 

 

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